I social media sono in grado di influenzare in modo incisivo le nostre giornate. Forse non ce ne rendiamo nemmeno conto ma ogni volta che scorriamo distrattamente la nostra home su Facebook o clicchiamo un cuoricino su Instagram, abbiamo silenziosamente espresso un giudizio.

Internet ci permette di avere il mondo a portata di clic. Grazie ad internet chiunque è in grado di farsi un’opinione, basandosi sulle notizie che giornalmente apprendiamo da esso. Le strade che ci collegano a questo mondo sono i social networks.

Questi mezzi di comunicazione facilitano i contatti tra le persone ma un uso improprio potrebbe creare danni irreparabili; per questo motivo bisognerebbe usarli con parsimonia.

Proprio ieri leggevo, sulla bacheca di un amico, la seguente frase: “Fai quello che ami e ti sembrerà di non lavorare un solo giorno della tua vita.” Se fosse così semplice, in giro ci sarebbero meno musi lunghi e più sorrisi. Ma ci siamo mai soffermati ad osservare la fatica e le preoccupazioni che si nascondono dietro quei sorrisi?

Non è mai tutto così bello come ci appare. Tutto è proporzionato alla grandezza e al successo di un determinato progetto: tanto più è grande, maggiori saranno i sacrifici e i problemi che bisognerà affrontare.

In un Paese in cui la parola lavoro procura attacchi di panico e stati d’ansia perenne, c’è anche chi ha sfruttato le potenzialità dei vari social networks per crearsi un futuro. Il social media per eccellenza che riveste un ruolo fondamentale in ambito lavorativo è LinkedIn. Spesso, però, sono proprio i social che usiamo tutti i giorni a costruire il nostro biglietto da visita. Sembrerà banale e addirittura stupido ma aggiornare accuratamente il proprio profilo Facebook è importante. Mentre LinkedIn fornisce un profilo tecnico e selettivo del nostro percorso lavorativo, Facebook permette di controllare la nostra reputazione in rete per avere un’idea chiara sulla nostra personalità.

Per chi, invece, va alla ricerca di un lavoro creativo e punta tutto sull’immagine, nulla è meglio di Instagram. In questo caso: ampio spazio all’originalità!

Partendo dalla consapevolezza che tutto ciò che pubblichiamo sui nostri profili social viene messo sotto i riflettori, bisognerebbe utilizzarli con buon senso. Quando inviamo un CV è molto probabile che il responsabile della selezione per avere un quadro più completo di che tipi siamo, quali sono i nostri interessi e come la pensiamo, vada alla ricerca di informazioni attraverso nostri profili social.

Con qualche maggiore accorgimento e un pizzico di maturità in più, possiamo utilizzare i social come un’arma a nostro vantaggio. Tutto dipende da noi.

Nicoletta Apolito